Autobiografia non autorizzata del `cà ucà so
  Silvia Castagnoli e Erika Profumieri sono co-founder e conniventi di studio `cà ucà so, studio di progettazione grafica e comunicazione visiva, multidisciplinare e multicaratteriale, infatti non sono mai d’accordo sul carattere da usare.
  Sono anche docenti presso la Scuola Internazionale di Comis di Reggio Emilia e hanno recentemente tenuto un corso di aggiornamento presso l’università di Bologna su Teoria della Comunicazione e tipografia sperimentale per i giorni di pioggia.
  Hanno al loro attivo diverse collaborazioni e consulenza nei più svariati e colorati ambiti della grafica, dalla cooperazione, all’associazionismo di quartiere, dalla cultura contemporanea ad aziende tra le più innovative nel settore Internet of Things e quelle nel settore internet e basta.
  Si sono formate rispettivamente per strada e all’ISIA di Urbino, nota per la prestigiosa tradizione della scuola del libro, oggetto ormai in via di estinzione.
  Tra le loro più importanti esperienze professionali ricordiamo: l’identità visiva della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e del festival di danza contemporanea Aperto, recentemente non selezionati per l’ADI design index 2017; l’immagine della città di Reggio Emilia per Expo 2015, vinta grazie ad un bando da loro stesse contestato, il cui marchio è stato riadattato ad installazione paesaggistica all’interno della rotonda della stazione di Reggio Emilia, anch’essa oggetto di un contestato progetto di riqualificazione.
  I loro figli hanno collaborato attivamente con Reggio Children fin dalla primissima infanzia.
  Hanno chiacchierato anche con artisti e designer di fama internazionale tra cui Stefan Sagmeister, Studio Fm di Milano e Massimo Zamboni, ex chitarrista dei CCCP, per poi darsi al liscio ed entrare, chi sa, nel cda dell’associazione musicale i Violini di Santa Vittoria.
  Hanno curato l’ideazione e le installazione di eventi di street art tra cui le feste di halloween e carnevale in via Filzi e Dintorni, progetti per altro non finanziato dal comune, che parteciperanno alla selezione per il volume “Manco ‘na liraâ€, edizioni del `cà ucà so.
  Parallelamente all’attività professionale portano avanti ricerche sperimentali sulla comunicazione ispirata e la scrittura emotiva, molte delle loro opere sono conservate in collezioni private di parenti e amici.
  Di prossima pubblicazione i loro racconti per il repertorio dei matti della città di Reggio Emilia, edito da MarcosyMarcos a cura di Paolo Nori, un laboratorio di scrittura collettiva per il quale hanno pagato una quota di iscrizione pari al ricavato della percentuale dei diritti d’autore.
  Non trascurabile la partitura originale per musica da pioggia in me minore che meno non ce n’è, in Repubblica Centro Africana.
  Dall’anno bisestile 2016 ne stanno uscendo un po’ acciaccate.